Storia del Reggae a BG: Il Nuovo Millennio (Parte I)

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Dalla Jamaica a Londra, da Londra all’Italia, dall’Italia a Bergamo. La musica viaggia nell’aria e arriva fino ai nostri cuori. Una volta che ti ha infettato ne diventi portatore sano. Qui non parliamo di febbre suina, ma di amore per la Reggae music..

Il Capitano e il Baro hanno illustrato le origini e i suoi sviluppi nel nostro territorio. Ora sappiamo come negli anni ’80 il reggae si sia pian piano radicato nella zona orobica grazie ai pionieri (big up PT Posse!) e come negli anni ’90 giovani leoni si siano impegnati per organizzare eventi memorabili, che certamente hanno contribuito a diffondere queste potenti linee di basso che una volta sentite non si scordano mai.

012 GGR

Il terreno era fertile, la gente era pronta e la galva di una nuova generazione non mancava.

Il diffondersi a macchia di questo fenomeno musicale assume proporzioni sempre più vaste in tutta Italia. La dimostrazione palese è sotto gli occhi di tutti a Osoppo, dove ogni anno a luglio si svolge il Rototom Sunsplash. Questo festival arriva oggi a toccare le 150.000 presenze ed ogni anno è in crescita. Dal 2000 in poi numerosi appassionati di questo genere, futuri membri della Bergamoreggae crew, si trasferiscono con amici, fidanzate e cani in quest’oasi fuori dal mondo. Ed è sicuramente qui che molti di noi partoriscono l’idea di creare un sound system, di  diventare Selecta  o MC’ e alcuni incominciano a collezionare dischi su dischi.

Dal 2004 a Bergamo succede un fatto nuovo: la mente geniale e malata di Vinicio incontra quella degli I-trees. Se prima il reggae in città viveva aspettando i grossi eventi al Pacì, alle Sabbie o al Live , al Caffè Morzenti si cambia strategia e si punta sull’ “appuntamento fisso”.  Ogni venerdì, per ben due anni, con la pioggia o con il sole, con la neve o con la nebbia, il piccolo bar di via San Bernardino diventa una bolgia e gli amanti del reggae cominciano a dare per scontato che il venerdì si può ascoltare la musica in levare in città. La massive bergamasca, forte della cultura preesistente, ne riceve un notevole impulso ed incominciano a bazzicare per il Morzenti tutte quelle persone che, nel corso degli anni, avevano pian piano collezionato dischi ed ora avevano la possibilità di farli ascoltare alla gente.

I-trees a morzenti

E’ qui che nascono nuovi legami di amicizia. Si esibiscono nell’esiguo spazio in fondo al bancone il Capitano, il Baro, il Talpa, Whitelion (successivamente entrato negli I-trees), Shanty, GGR ed è qui che avvengono le prime esibizioni live di Tonjah e Salo Maso al microfono.

Dopo due anni si comincia a ragionare già come un gruppo, proprio perché l’intento non era quello di mettersi “i piedi in testa”, come avviene in altre città, ma di poter suonare sempre di più e diffondere il più possibile la musica che amiamo. Ci si sposta quindi al Caffè Letterario e via San Bernardino diventa ufficialmente la “Via del Reggae”. L’organizzazione nasce spontaneamente, incomincia a strutturarsi meglio e a pianificare serate più grosse grazie ai contatti creati da ognuno nel corso degli anni. Mentre il Caffè Letterario è sede delle serate più easy, il Pacì, come al solito, è la yard degli eventi più importanti.

E’ necessaria una piccola parentesi su una serie di serate che difficilmente la massive scorderà…..

clashfrontweb

Nel 2007 importiamo per la prima volta a Bergamo la formula dei Clash: sfide musicali tra sound in cui il pubblico è il giudice della serata.. Proprio per il modo tutto “bergamasco” di affrontare i clash, le serate si trasformano in eventi memorabili. La prima edizione del BGClash, che vede protagonisti tutti i sounds della crew, viene assegnata a Shanty, così come la Chalice Cup, sfida strutturata in più serate con ospiti anche da fuori Bergamo. La seconda edizione del BGClash viene vinta invece dagli I-trees, sempre al tune fi tune con Shanty come l’anno prima.

president

La qualità di questi indimenticabili tune fi tune è degna dei grandi clash internazionali: dubplates pregiati, combination, specifici e 7” trovati chissà dove. Anche quando i sounds di Bergamo vengono invitati a Milano per clashare, lo stile bergamasco lascia il segno. Al clash  “Mezzanotte di fuoco”, organizzato da I-tal sound, partecipano ben 12 gruppi provenienti da tutta la Lombardia, ma non ce n’è per nessuno e in finale arrivano Quickly Burnin e I-trees. Gli I-trees si affermano anche nelle ultime due edizioni del 45ShootOut, sfida esclusivamente a colpi di 7”. Penso che il successo dei bergamaschi in trasferta sia da imputare oltre che ad  una profonda conoscenza di ogni sfaccettatura della musica reggae, sempre ricercata e mai scontata, anche ad uno stile mai eccessivamente volgare o aggressivo: agli insulti gratuiti preferiamo lo sfottò, la presa in giro e chili su chili di musica pregiata e visti i risultato questa scelta è stata ampliamente ripagata.

Mentre nuovi elementi si affacciano sulla scena (l’Ammiraglio, War Banana, il Guallo) iniziano gli eventi più seri. Per la festa del raccolto del 2006 si esibisce Fitta Warri, poi è il turno di GioMan e Killacat, una delle giovani rivelazioni del reggae italiano di quegli anni.

ggood

Il 2007 è in fondo un anno di rodaggio in cui i sound acquistano via via un loro stile, consapevolezza dei propri gusti e dei propri mezzi; alcuni personaggi fanno passi da gigante, come il Tonzjah, che ,da timido speecher, diventa un animale da palcoscenico, meritandosi il ruolo di Mc ufficiale di Bergamoreggae sotto la supervisione di Papà Baro. In quell’anno spicca l’esibizione di Brusco, invitato per la festa della semina(si sa che la crew, oltre che appassionata di musica, coltiva l’hobby del giardinaggio).

Inoltre, Bergamoreggae varca le porte della provincia: indimenticabile il pullman alla volta del c.s.a. Boccaccio nell’ottobre del 2007, in cui la crew si fa notare per la sua unità e simpatia.

2 thoughts on “Storia del Reggae a BG: Il Nuovo Millennio (Parte I)”

  1. Grazie Baje..gran bell’articolo. Grazie per l’appellativo di animale da Palcoscenico…dopo i saluti al Beppe ed al Miki, un’altra lacrimuccia di commozione legendo questo articolo. se potessi fare solo un appunto, aggiungerei che al Morzenti aveva suonato anche il Ripa (se non mi sbaglio)…A casa poi cercherò delle foto del Morzenti e del letterario da postare per la parte 2…Bless+

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